1 Prologo

Il mio sogno più grande ? Dipende, ovviamente se potessi scegliere deciderei di rivedere mia nonna, ma non voglio iniziare ad andare sul sentimentale, perché questa non è una storia sentimentale, no no per favore, che palle, ormai sono tutte storie sentimentali al tempo d'oggi, dicevo, questa è la storia della mia vita, lo so a sentirlo dire sembra la solita storia pallosissima e sentimentale, in cui un ragazzo che non sa cosa fare racconta la propria vita, le delusioni con la ragazza che le piace, le discussioni con la famiglia, i voti bassi a scuola e con la scritta "vita di merda" scritta sulla fronte, potrebbe sembrare la solita storia dove uno parla dei suoi sentimenti e le sue emozioni e bla bla bla ..., beh ti annuncio che non è quel tipo di storia, ovviamente non posso dirti tutto adesso sennò non avrebbe senso scriverci un libro no?

Bhe iniziamo, il mio nome in codice è Pereseus, il mio nome non te lo dirò, per motivi capirai più avanti continuando a leggere, ho 15 anni, attualmente vivo a Los Angeles, California, USA, sono alto 1 metro e 80, gioco nella squadra di Baseball della scuola e il mio sogno è di diventare un giocatore professionista, ho 2 fratellini e una sorella più grande che va al collage, mio padre è colonello nell'esercito e mia madre fa l'insegante di storia, e non c'è argomento che non so a memoria, ho una ragazza di nome Alexandra, queste sono le cose principali suppongo.

L'evento più grande della mia vita, accadde proprio il giorno dell'anniversario con la mia ragazza, eravamo assieme da 3 anni, e decisi di fare qualcosa di speciale quel giorno, la portai al campetto da baseball abbandonato, un luogo dove nessuno ci poteva vedere, dove potevamo essere solamente io e lei, le avevo portato un regalo, non era un anello e neanche una collana, a lei non piacciono quel tipo di cose, le avevo portato un regalo che potrebbe sembrare un po' bizzarro, era la mazza da baseball che usai il giorno della partita della finale del campionato di 3 anni fa, lo stesso giorno che ci siamo messi assieme, quando le diedi un regalo grande mezzo metro mi senti stupido, ma lei mi guardò e mi sorrise, ma come ho detto questa non è una storia d'amore, e infatti come potrai immaginare non andò per il verso giusto, anzi non potrai neanche immaginarlo perché è andata a finire nel modo più strano che si potesse immaginare.

Le luci attorno a noi si spensero e il cielo divento tutto nero, non riuscivo a vedere niente, sentivo solo le mani fredde di Alexandra, cercai di capire, le chiesi cosa stesse succedendo, ma non ottenni risposta alcuna da lei, preoccupato presi la mazza in mano e mi guardai attorno, la luce ritornò e nel frattempo iniziai a sentirmi attratto da una forza anomala proveniente dall'alto, mi distaccai dal suolo e andai sempre più su, lascai le mani di Alexandra che rimase li a guardarmi a bocca aperta l'ultima, non so cosa le frullava in testa, forse pensava che fosse opera mia, ma io non sapevo cosa stesse succedendo, iniziai a vedere tutto sempre più piccolo e l'ultima cosa che vidi furono i suoi occhi verdi, dopodiché persi i sensi, non sentii e non vidi più niente, non ricordo più niente di quello che successe, e tu ti chiederai, tutto qui? è finita la storia? Ebbene no, non è affatto finita, questo è solo l'introduzione di quello che ti sto per raccontare, è solo l'inizio, in quell'istante avrei voluto portarla con me, ma adesso mi rendo conto che è meglio cosi, basandomi su quello che mi ha detto il maestro, lei e la mia famiglia stanno bene, mi ha detto che è tutto apposto, che sono solo in un mondo parallelo dove le persone inferiori ai 14 e superiori ai 20 sono state sostituite da zombi che si nascondo in tutto il globo, e se lo ha detto il maestro, immagino di potermi fidare

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