webnovel

"Colui che non ha nemici"

Facente parte parte della gilda della sacra fede di Tutiora, Dosei, un ragazzo umano di 22 anni, viene richiesto per far da sovrintendente ad un'asta di schiavi, e intenzionato a salvar la vita ad una delle vittime, decide di acquistarla... Questa è un'incantevole vampira dai lunghi capelli argentati e dagli occhi rossi come il sangue. Genere: fantasy, romance, drama, adventure, slice of life. Autore: SaturnoNegative

SaturnoNegative · Fantasy
Not enough ratings
25 Chs

Capitolo 3: La silenziosa vampira

Trascorsa l'oretta da Dosei citata, fece ritorno alla locanda... E spalancata la porta dell'affittata camera, una vampira in lacrime e adagiata al margine sinistro del giaciglio occupò la sua apparentemente infastidita visione "Chi ti ha dato il permesso di lordare il mio letto?!" avvicinatosi alla ragazza con fare minaccioso e volto furioso, diede a questa l'ordine di alzarsi... E fatto come da lui richiesto "Così va meglio."

Asciugatasi l'umido viso con il poco tessuto che addosso portava, rimase in piedi senza dir nulla "..."

Dato luogo ad una più che divertita risata e sorriso gentilmente alla pallida ragazza dagli occhi rosso sangue e dagli argentei capelli "Scherzo, scherzo... Più che altro, sarebbe meglio che prima ti lavassi e cambiassi, o per meglio dire, ti vestissi." portati a compimento tre passi in direzione del letto e posato su questo una busta in cartone che con l'unica mano a sua disposizione pochi attimi prima sorreggeva "Ho notato come la gente ti guardava lungo il tragitto per la locanda, e ammetto che mi ha dato leggermente fastidio." tirato fuori dalla busta uno splendido e a gonna lunga abito bianco "Questo è per te, sappi che l'ho pagato non poco, perciò stai attenta a non rovinarlo. Altrimenti sarei costretto a comprartene uno nuovo." indicata con l'indice la parete difronte al letto, che una porta in legno scuro al centro presentava "Oltre quella porta si trova il bagno, puoi lavarti e cambiarti lì." consegnato l'abito nelle mani della proprietaria "Che aspetti? Vai a fare ciò che ti ho detto."

Stranita dal gentil gesto e diffidente nei confronti del ragazzo, guardò il vestito e ancora una volta non proferì parola "...."

"Non fare quella faccia, a differenza tua, lui non morde." afferrata la silenziosa vampira per il braccio sinistro e accompagnatala dinanzi la porta del bagno "Io aspetterò qui fuori, solo non metterci troppo."

Fatto il suo ingresso dove da Dosei dettole, passarono sì e no una quindicina di minuti... E con capo chino e spento sguardo in direzione di giù, la vampira uscì dal rinfrescante ambiente e si mostrò all'umano in attesa "..."

Osservata con particolare attenzione e godutosi l'angelica visione, dipinse un compiaciuto sorrisetto sulle proprie labbra e con entusiasmo esclamò ciò "Sì, è perfetto! Ti sta d'incanto! Sei persino più bella e affascinante di Ser..." angosciata istantaneamente la propria espressione "Nulla, fa finta io non abbia detto niente." manifestatasi la maschil e giovane voce nella mente dell'emissario "Non c'è nulla da fare, non riesci a togliertela dalla testa." non emettendo alcun suono verso l'esterno "Mi sembra ovvio, in cuor mio... Sento di amarla ancora." "Amarla va bene, l'importante è che tu non cada nuovamente in depressione. Sai benissimo, quanto sia stato stancante e faticoso per me quel periodo." "Ci proverò. Sfortunatamente, non mi è possibile promettertelo."

Rivolto lo sguardo contro l'orologio da muro... Diede le spalle alla vampira, alzò la mano destra sino all'altezza del collo e mosse poi le dita verso giù "Si è già fatta l'ora di pranzo, scendiamo a mangiare qualcosa." fatti i necessari passi in direzione dell'uscita affinché potesse raggiungerla "Non stare lì impalata, seguimi."

Scese le scale e giunti al piano terra della locanda, l'emissario prese per mano la vampira e con garbo e signorilità l'accompagnò ad uno dei pochi tavoli liberi del parecchio affollato salone... E portata verso di se una delle due sedie assegnate al tavolo da lui scelto "Dovresti posizionarti tra il tavolo e la sedia, cosicché tu ti possa poi accomodare... ... Esatto, bravissima." sedutosi anch'esso, al lato opposto rispetto quello di lei "Cosa ti piacerebbe mangiare? Puoi ordinare quello che più ti aggrada, essendo il tuo padrone ho anche il dovere di sfamarti." ottenuto nient'altro che silenzio, chiuse per un istante gli occhi e sospirò quasi per esigenza "Tutto chiaro, ordinerò io per te, ma sappi che prima o poi dovrai parlare..." rivolte le sue parole a chiunque appartenesse la maschil e giovane voce nella sua testa "Per caso, sai cosa potrebbe piacere ad una vampira? Non vorrei far brutta figura." palesemente assonnato "Non saprei, credo mangino di tutto." "Certo, certo... Inutile come al solito, lascia fare a me." terminata la breve e non concludente discussione, bussò tre volte sul legnoso rialzo così da poter attirare l'attenzione di uno dei tanti camerieri nella sala dispersi... E non troppi secondi più tardi, uno degli eleganti lavoratori con agitazione e ammirazione si stanziò in prossimità del ragazzo "Cosa desidera signore?" "Signorino, non sono ancora sposato..." rivolto all'umano cameriere uno smorzato sorriso "E a dirla tutta, per come mi è andata ultimamente, il matrimonio è l'ultimo dei miei pensieri. Comunque sia, la fanciulla qui davanti a me non mette niente sotto i denti da un bel po'. Dì al cuoco di preparare tutti i miglior piatti a sua disposizione." reso gelido lo sguardo "Prego per lui affinché non mi deluda."

Raccolte con prontezza le indicazioni dell'emissario "Come desiderate signorino, corro subito ad avvertire il cuoco."

Atteso che l'agitato umano si allontanasse... Infastidito dalle occhiate che i presenti lanciavano costantemente sulla silenziosa e dal chino capo vampira, Dosei fece alto il tono di voce e attirò interamente su di se l'attenzione dei colpevoli "Chi l'avrebbe mai detto, che posare gli occhi sugli schiavi degli altri fosse una pratica consueta nella cittadina di Grimia. Forse dovrei chiedere all'arcivescovo di Tutiora, se gentilmente potrebbe punire tutti i guardoni nei dintorni." detto ciò, nessuno ebbe più il coraggio di posare la vista sulla sorpresa da tali parole vampira... E fatto ritorno al precedente normal volume di voce "Dovrai abituartici, mi riferisco all'avere gli sguardi degli altri puntati addosso." fatto ritorno la voce nella sua testa "Va tutto bene, Dosei?" "Sì, ovvio... Perché me lo chiedi?" "Qualche ora fa non si può dire tu l'abbia trattata particolarmente bene, mentre adesso, il tuo atteggiamento nei suoi confronti è notevolmente cambiato." irritato a dir poco dalle presunte accuse direttegli contro, pensò ciò senza lasciar trasparire alcuna emozione al di fuori "Non ricordo di averla trattata male, al contrario, le ho salvato la vita!" "Va bene, come dici tu. Torno a riposare."

Una ventina di minuti più tardi, le prime pietanze cominciarono ad arrivare e ad infarcire la grigia tovaglia... E presa parola Dosei "Vedi niente di tuo gradimento?" puntato l'indice contro un piatto in simil ceramica costruito e contenente un ben cotto duo di bistecche con foglie verdi e spezie condito "Queste dovrebbero essere ali di cesreus, un rettile a quattro zampe di modeste dimensioni. La loro carne è molto pregiata, in particolar modo quella della loro coppia di ali anteriori." avvicinata la pietanza alla pallida ragazza "Mangia coraggio, non fare complimenti."

Direzionati gli occhi rosso sangue contro una particolare forchetta in legno dalle tre punte, afferrò questa con la mano sinistra e un simil coltello con la mano destra "...." recisa la bistecca e dato luogo al primo boccone, rivolse rapidamente lo sguardo all'umano a lei difronte, e subito dopo assaggiò la sua preda "...."

"Com'è? Ti piace?" avvicinatole un ulteriore piatto contenente questa volta un viola ortaggio "Prova ad accostare la carne con questo." notato l'inumidirsi della base degli occhi di lei, addolcì lo sguardo e le rivolse gentili parole "Non piangere, non ce n'è alcun bisogno. Sei al sicuro adesso, non corri più alcun rischio." dato il via al suo cibarsi e al suo dissetarsi "Vi è un posto che mi piacerebbe visitare prima di dover rimettermi in viaggio per Tutiora, si tratta del santuario di Imorlin. Stando alle indicazioni presenti sulla mappa all'ingresso della cittadina, dovrebbe trovarsi in un boschetto non troppo distante dai confini di Grimia." deglutito, e pulitosi le labbra con un fazzoletto in stoffa offerto dalla locanda "Vi è un unico problema, nel caso in cui decidessi di farvi visita, sarei per ovvie ragioni costretto a portarti con me..." visibilmente serio al riguardo, guardò la vampira dritta negli occhi "Dunque, sta a te scegliere... In catene, o senza catene?"